Romanzi, poesie, canzoni, film, quadri: all’amicizia sono state dedicate innumerevoli opere. È il sentimento forse più pieno e complesso che possiamo sperimentare, che comprende tutti gli altri, che può assumere infinite forme. E per celebrarla, dal 2011 l’ONU ha scelto il 30 luglio come Giornata Internazionale dell’Amicizia.
Nel corso del XX secolo diversi studiosi si sono confrontati con il tema, approfondendone gli aspetti psicologici, biologici e sociali, e il periodo in cui viviamo – l’epoca della “socialità” – ci spinge a riflettere sull’importanza delle relazioni di amicizia, in particolare quelle dei primi anni. Durante l’infanzia e l’adolescenza, infatti, la creazione dei legami amicali è uno degli strumenti principali per la formazione della personalità: anche e soprattutto attraverso i rapporti di amicizia, bambini e ragazzi imparano a relazionarsi, a costruire le proprie competenze sociali e a gestire conflitti e delusioni.
Dall’amica del cuore ai compagni di gioco, dal vicino di banco alla squadra di basket, queste relazioni, comunque intense, permettono l’esplorazione degli altri e di sé, e fanno prendere confidenza con limiti, obiettivi, norme, scelte via via sempre più importanti. Una cosa è certa: come confermano ormai numerose teorie, i benefici delle amicizie coltivate durante l’infanzia e l’adolescenza apportano benefici per tutta la vita.
Nel 2018 uno studio condotto dalla University of Kansas ha addirittura definito le quantità di tempo minimo da trascorrere insieme in attività significative per poter definire il proprio rapporto “amicizia”. Nello specifico almeno 50 ore per diventare amici occasionali, almeno 90 per essere amici, e almeno 200 per diventare amici stretti. E secondo il professor Hall, che ha diretto quella ricerca, “mantenere relazioni solide è il compito più importante che svolgiamo durante la nostra esistenza”.
Insomma, già 2000 anni fa Cicerone scriveva che “coloro che eliminano l’amicizia dalla vita, eliminano il Sole dal mondo”. Oggi ce lo conferma anche la scienza: le amicizie, soprattutto nei primi anni, sono una delle chiavi per uno sviluppo equilibrato e una vita gratificante.